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Paventato trasferimento di Uffici dal Polo Tuscolano all’EUR

TUTTO BENE MADAMA LA MARCHESA?

PER NOI NO!

Allorquando questa Organizzazione Sindacale ha avuto la percezione che qualcosa si stesse muovendo, ravvisando malumori da parte del personale interessato in modo negativo allo spostamento di taluni Uffici del Polo Tuscolano presso un’altra struttura in zona EUR, prima che si tenesse la riunione a tema con le sigle maggiormente rappresentative, ha chiesto con apposita nota al Signor Ministro dell’Interno ed al Signor Capo della Polizia, di voler palesare le decisioni prese in merito, con una comunicazione ufficiale, nel rispetto dei nostri colleghi.

Non ci piacciono i reportage con le “spiegazioni” dei vertici dell’Amministrazione, da parte di coloro che hanno ascoltato e, a noi sembrerebbe, senza nulla obiettare: per noi è fumo negli occhi da parte di chi, in questa occasione, pare dica tutto e nulla al contempo, ricevendo incondizionatamente consensi.

Nulla togliendo a chi abbia facoltà di operare scelte politiche di gestione dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, rimaniamo perplessi circa le motivazioni addotte, che al Si.Gi. non paiono economicamente congrue.

A fronte di talune affermazioni, vengono spontanee alcune considerazioni:

  1. Ci viene infatti rappresentato che “se questo progetto venisse concretizzato, migliorerebbe l’immagine della Polizia di Stato grazie alla posizione di prestigio della nuova sede”.
  • Da fonti aperte apprendiamo che dal 24 dicembre 2002 ad oggi, tutti i tentativi di riqualificare le ex “torri del Ministero della Finanza” sono falliti; come mai ora assurgono al rango di “prestigiose”?
  • Ad avviso di questo sindacato, per migliorare l’immagine della Polizia di Stato, non occorre avere una bella struttura, quanto invece, tra l’altro:
  1. Dare più dignità ai propri dipendenti elargendo loro stipendi più alti;
  • Pagare le ore di lavoro straordinario almeno il doppio rispetto alle ore ordinarie e non “tagliarle”;
  • Pagare immediatamente le spettanze per straordinari eccedenti e servizi svolti (per la liquidazione dei quali spesso passano mesi, se non anni);
  • Assumere tanto personale per far lavorare tutti di meno, al fine di garantire lo sviluppo dell’individuo nella sua sfera privata e il suo benessere psico-fisico;
  • Ottenere la statuizione di regole di ingaggio chiare e inequivocabili, da valersi per tutti e in tutte le situazioni, nei servizi di Ordine Pubblico come nello svolgimento di qualsiasi altro servizio, senza dover vedere i Poliziotti in tribunale per aver svolto i propri compiti istituzionali;
  • Far entrare a regime ed efficientare il Polo per la gestione delle pratiche pensionistiche dei Poliziotti;
  • Riconoscere il diritto alla liquidazione totale ed immediata del Trattamento di Fine Servizio.
  • Ci riferiscono, altresì, che la nuova sede “garantirebbe anche egual accessibilità per il personale, grazie alla vicinanza con la metropolitana”.
  • Ciò sta a significare che, per la mancanza di parcheggi in loco, i dipendenti che vorranno mantenere le loro competenze saranno costretti a raggiungere il posto di lavoro con i mezzi pubblici di Roma (…di cui ben conosciamo l’efficienza!), con allungamento dei tempi di percorrenza (e lontananza da casa) e rischio di rottura di equilibri raggiunti tra ambizioni lavorative e sfere personali (…salvo cambiare mansioni ed ufficio!).
  • A che giova ubicare Uffici del Dipartimento di Pubblica Sicurezza in una zona già troppo congestionata dal traffico cittadino?

SE SUPERIORMENTE VOGLIONO SPOSTARE SEDI E UFFICI, È NELLE LORO FACOLTÀ, LO FACCIANO, MA SAPPIANO, LORO E CHI GLI BATTE LE MANI, CHE A NOI DEL SINDACATO “SICUREZZA e GIUSTIZIA” NON PIACCIONO LE PRESE IN GIRO.

La Segreteria Nazionale

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